Opt-in e responsività, due soluzioni per superare il filtraggio dei messaggi pubblicitari su internet
A fronte del filtraggio anti-spam messo in atto su internet dagli ISP, il mittente delle email deve rispettare alcuni semplici principi per poter ottenere una consegnabilità soddisfacente dei propri messaggi. Contattare una base di dati ottimizzata di destinatari selezionati con metodo di opt-in, accanto all’impiego di soluzioni tecniche affidabili e a una tempestiva gestione di eventuali reclami.
Un database di mailing di qualità
Il metodo più elementare per limitare l’impatto degli antispam sulle proprie campagne è inviare messaggi a destinatari realmente interessati a esse. Grazie al metodo di "opt-in", il mittente si assicura del reale interesse dei contatti potenziali ed evita che i suoi mailing siano classificati o rapidamente rilevati come spam. L’ottimizzazione e la pulizia di questo database dei contatti è assolutamente essenziale: si consiglia vivamente di privilegiare sempre la qualità alla quantità. Eliminando gli indirizzi sbagliati o gli iscritti inattivi da diversi mesi, il mittente ripristina il proprio tasso di lettura e automaticamente migliora la propria reputazione su internet.
Gestione veloce dei problemi di rete
Il mittente può dover improvvisamente affrontare reclami relativi al filtraggio antispam dei propri messaggi senza apparente motivo. Questi segnali di allarme devono spingere a controllare se i server STMP usati per il routing sono efficienti, ben gestiti e affidabili, in particolare per quando riguarda le varie blacklist degli spammer. Inoltre ci si deve assicurare che ciascuna campagna usi lo stesso indirizzo IP. Questi avvertimenti degli ISP devono essere affrontati tempestivamente, fornendo ai servizi interessai prove della propria buona fede dei servizi e della legittimità delle comunicazioni, per evitare di essere rapidamente inseriti in una blacklist.
Vedi anche:
- La gestione antispam nel punto di origine, una condizione per il successo dei mailing