Il Regolamento Generale per la Protezione dei dati, noto anche come RGDP, è entrato in vigore il 25 maggio 2018. Tuttavia, questa nuova legge ha scatenato la paura dei commercianti sin dalla sua attuazione.
Ti chiedi il perché? Beh, perché:
il 33.33% dei commercianti B2B credeva che l’introduzione del RGDP avrebbe fatto calare drasticamente i loro tassi di conversione.
Il 40% dei commercianti credeva che avrebbero dovuto attuare cambiamenti drastici nella loro strategia di marketing.
Il 51% dei commercianti credeva che l’introduzione del RGPD avrebbe ridotto le loro liste email.
Queste paure erano reali, principalmente perché l’inosservanza potrebbe mandare in bancarotta i commercianti, in quanto le multe possono arrivare anche a 20 milioni di euro oppure potrebbero essere messe delle imposte sul 4% del fatturato globale, dipende dall’importo più alto!
Inoltre, questi non sono semplici avvertimenti, ma i commercianti di FlyBe e Honda hanno effettivamente ricevuto multe dall’Ufficio del Commissario per le informazioni nel Regno Unito.
L’impatto del RGPD sull’email marketing
RGDP è un nome dato a una serie di leggi relative alla protezione dei dati personali in Europa. La legge ha modificato e affinato tutte le leggi per la protezione dei dati per adattarle all’era digitale.
Tuttavia, oltre ad aggiornare l’esistente quadro giuridico, la protezione dei dati dell’Unione Europea non resta circoscritta a questo continente, ma si applicano a chiunque utilizzi i dati di un cittadino UE.
Il sito ufficiale del RGPD indica come dati personali molte cose, tra cui nome, telefono, indirizzo IP di un computer... e molto altro.
Cosa comporta il RGPD per l’email marketing?
Nell’email marketing viene utilizzato l’indirizzo email dei propri abbonati; infatti, giornalmente vengono inviate più di 269 miliardi di email e questo numero potrebbe arrivare a superare i 333 miliardi nel 2021.
È indubbiamente un numero molto grande, ed è per questo che il RGPD è un argomento importante per i commercianti, in quanto dovranno ottenere il consenso degli abbonati per poter inviare loro le email.
L’email marketing basato sul permesso
Cerchiamo di capire come il RGPD abbia cambiato il modo in cui si fa email marketing.
Ottenere il permesso dei contatti
Cosa significa ottenere il permesso dai propri contatti? Beh, significa che se i contatti della tua lista email hanno acconsentito a ricevere le tue email di marketing prima del 25 maggio 2018, allora puoi continuare a inviargli email; ma la cosa fondamentale è che tu abbia chiesto il consenso.
Molto spesso le liste email non solo contengono i contatti di abbonati che hanno esplicitamente danno il consenso, ma anche quei contatti che sono stati iscritti automaticamente, sia tramite liste email acquistate o attraverso una spunta inserita.
In questo caso è richiesto per legge richiedere il loro consenso.
Come puoi farlo? Il modo più facile è quello di inviare una campagna di richiesta: puoi chiedere ai tuoi abbonati se vorrebbero continuare a ricevere le tue email. Questo ti aiuterà a fare chiarezza nelle tue liste.
Raccogli le nuove iscrizioni e i permessi per le email
In passato i commercianti estraevano gli indirizzi email dai moduli compilati online o dai pop-up e iniziavano a inviare le campagne email ai contatti, ma con l’introduzione del RGPD non è più possibile farlo.
Bisogna ottenere il permesso esplicito dai contatti; quindi significa che non puoi più mettere la spunta in una casella al posto loro o nascondere clausole nella tua dichiarazione per la privacy. Se desideri inviare comunicazioni email ai tuoi potenziali clienti, è essenziale che tu ottenga il loro permesso.
Come puoi farlo?
Puoi scegliere di adottare il double opt-in. È un’email automatica che viene inviata ai nuovi abbonati per confermare che il loro indirizzo email sia corretto e che si siano effettivamente iscritti per la ricezione di email di marketing.
La buona notizia è che puoi facilmente integrare il double opt-in con la tua campagna di email marketing tramite Mailpro.
Segmentazione, automazione e molto altro
L’automazione ha avuto un grande impatto sull’email marketing, in quanto è una pratica che ti permette di inviare email ai tuoi abbonati in modo automatico.
Tuttavia con il RGDP bisogna essere consapevoli dei contatti a cui si inviano i materiali e il modo in cui li si inviano. Questo significa che non puoi inviare email integrate, email per la ricerca di lead e simili in modo casuale.
Devi segmentare le tue email rispettando le regole del RGPD. Se sei confuso da questi sviluppi, Mailpro si prenderà cura di te svolgendo tutte queste funzioni. Mailpro rispetta gli standard del RGPD e gestisce i tuoi dati in base ai requisiti impostati dalle nuove leggi.
I prossimi passi
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